Tavola rotonda teologica: Si può amare così oggi?

Domande attuali e processi di apprendimento necessari: La teologia del corpo, Amoris laetitia e la ricerca precaria di forme d’amore e di vita che riescano

Con la sua teologia del corpo Giovanni Paolo II ha tracciato una visione d’amore, di sessualità e partnership che sviluppa una comprensione biblica dell’uomo, una fenomenologia del corpo e una spiritualità dell’amore tra uomo e donna. Le indicazioni della morale sessuale della Chiesa sono integrate in un modello di vita comprensivo con profondità spirituale. Nello stesso tempo bisogna dire che l’accessibilità e plausibilità di questo modello nelle sue forme di vita e strutture basilari è data a pochi. Le forme in cui rapporto e partnership sono vissute, la comprensione e il rapporto dei generi, la plausibilità del matrimonio e le normative sessuali della società si aggirano spesso in un cosmo completamente diverso. Le categorie si fluidificano, matrimonio e famiglia mutano in modo fondamentale e la sessualità appare come spazio d’esperienza intimo e interpersonale che nella sua vulnerabilità è da proteggere contro normative alienanti, regole e giudizi ecclesiali. 

Qui s’incontrano mondi opposti – se lo facessero. La visione tradizionale della Chiesa e i moti sociali di ricerca del presente appaiono piuttosto come mondi paralleli tra i quali un linguaggio comune e un ascolto e apprendimento reciproco sembrano impossibili, persino un riconoscimento elementare dell’Altro fallisce fin troppo spesso. 

La Tavola rotonda teologica vuole fare un passo indietro per mettere la teologia del corpo faccia a faccia con la prospettiva esterna e chiedere, come dalle domande del presente sia possibile realizzare l’incontro e processi di apprendimento tra la visione di Wojtyla e le esperienze e i moti di ricerca del presente.